Chupacabra: la creatura che succhia il sangue del bestiame
Tra le più note leggende contemporanee, poche figure hanno suscitato tanto interesse quanto quella del Chupacabra, una creatura misteriosa che, secondo numerose testimonianze (mai confermate), si aggirerebbe tra le campagne del Nord e Sud America, dal Cile fino al Maine.
Il suo nome nasce dalla combinazione di due parole spagnole: chupar (“succhiare”) e cabra (“capra”), poiché si ritiene che questa misteriosa entità si nutra proprio del sangue del bestiame, lasciando sulle sue vittime piccole ferite puntiformi, simili a morsi di vampiro.
La leggenda del Chupacabra esplose nel 1995 a Puerto Rico, quando otto pecore furono ritrovate morte, completamente dissanguate. Da allora, il mito si diffuse rapidamente in tutto il continente americano, con segnalazioni provenienti dagli Stati Uniti, dal Messico, dal Nicaragua, dall’Argentina, da Panama, dal Brasile e dal Perù. Le autorità locali, spesso incapaci di fornire spiegazioni plausibili, contribuirono involontariamente (si spera) ad alimentare l’alone di mistero che ancora oggi circonda questa creatura.
A differenza di altri criptidi noti come il Mothman o il Bigfoot, il Chupacabra è stato descritto in modi molto differenti.
In alcune versioni appare come una creatura aliena rettiliana, alta circa un metro, con aculei che corrono lungo la schiena fino alla coda, grandi occhi rossi luminosi e la capacità di saltare grandi distanze ed emettere sibili inquietanti.
In altre, invece, assume l’aspetto di un cane privo di pelo, dall’andatura irregolare e con la pelle ispessita o ricoperta di piaghe (questa è la versione più credibile).
Questa seconda descrizione ha trovato un riscontro scientifico nel 2004, quando un presunto cadavere di Chupacabra rinvenuto in Texas venne analizzato e identificato come un coyote affetto da rogna sarcoptica. Tuttavia, nonostante le spiegazioni razionali, il mito non si è mai sopito, e il popolo ha cominciato a sospttare della complicità delle autorità nell'insabiare una verità scomoda.
Nel 2006 nuove testimonianze oculari riportarono avvistamenti nel Maine e persino nella Russia centrale, dove si verificarono strani attacchi al bestiame, con animali trovati completamente dissanguati. In entrambi i casi, la mancanza di prove concrete impedì qualsiasi conferma ufficiale, ma la leggenda continuò a propagarsi a macchia d'olio.
Le teorie sull’origine del Chupacabra sono numerose . Alcuni ricercatori di criptozoologia (La criptozoologia è lo studio di animali sconosciuti, leggendari o estinti, la cui esistenza è messa in discussione o non è supportata da prove scientifiche) ipotizzano che possa trattarsi di una specie animale ancora sconosciuta, forse un ibrido tra canidi e rettili, o addirittura un dinosauro sopravvissuto all’estinzione preistorica.
Ma esiste anche una corrente di pensiero più audace: secondo alcuni, il Chupacabra sarebbe in realtà una creatura di origine extraterrestre, fuggita o sopravvissuta a un incidente UFO nei pressi di Puerto Rico.
Questa ipotesi, nel tempo, avrebbe dato origine a una vera e propria teoria del complotto, secondo la quale i governi sarebbero colpevoli di insabbiare ogni vicenda collegata a questo – o a questi – enigmatici esseri.
In Italia, la leggenda del Chupacabra non ha mai trovato una diffusione degna di nota nel panorama folcloristico, anche se negli ultimi anni si sono registrate sporadiche segnalazioni in Puglia — in particolare nella provincia di Taranto e nel basso Salento — nonché in alcune zone appenniniche del Centro Italia.
A mio avviso, queste testimonianze sono da considerarsi totalmente prive di fondamento: si tratta con ogni probabilità di voci diffuse per emulazione, alimentate da giovani desiderosi di attenzione e visibilità più che da reali incontri con l’ipotetica creatura.


