Gatto Nero: Superstizione, Storia e Significato

Il gatto nero è uno degli animali domestici più affascinanti e, allo stesso tempo, uno dei più controversi a causa delle numerose superstizioni a cui è associato, specialmente in Italia. Questo felino, caratterizzato dal suo mantello nero e spesso da occhi brillanti, viene talvolta considerato portatore di sventura e, in tempi antichi, addirittura messaggero di morte. Queste credenze risalgono a secoli fa, ma persistono ancora oggi in alcune culture.

L’origine delle Superstizioni sul Gatto Nero

La storia delle superstizioni legate al gatto nero si radica nel folclore del Medioevo, quando si credeva che questi animali fossero legati alla stregoneria. Durante la caccia alle streghe, si diffondeva l’idea che le megere potessero trasformarsi in gatti neri, o che questi felini fossero loro famigli. Tale convinzione ha portato alla persecuzione di molti gatti neri, simbolo di presunto potere oscuro e sventura.

Una superstizione tutta italiana riguarda il gatto nero che attraversa la strada: si crede che questo possa portare sfortuna o addirittura causare incidenti. Tale credenza ha origine nel periodo delle carrozze, quando i cavalli, spaventati dal movimento improvviso di un animale nero, potevano imbizzarrirsi e provocare incidenti.
All’epoca, inconvenienti simili potevano avvenire frequentemente, anche perché uomini e animali convivevano in modo stretto. Il ripetersi di tali incidenti, causati dai gatti che probabilmente affollavano le strade cittadine per via dell'abbondanza di roditori, potrebbe aver originato la leggenda.

Le Diverse Interpretazioni del Gatto Nero nel Mondo

Non tutti i Paesi vedono il gatto nero come simbolo di sfortuna. In Giappone, ad esempio, è considerato un portafortuna, e molte persone credono che avere un gatto nero in casa sia di buon auspicio. Per la cultura giapponese, il gatto nero simboleggia salute, prosperità e protezione contro gli spiriti maligni.

Anche nelle tradizioni anglosassoni, i gatti neri erano considerati portafortuna sulle imbarcazioni. I marinai li tenevano a bordo come simboli di protezione e per la loro abilità nel cacciare i topi, quindi nel limitare le malattie che i roditori diffondevano. Questa associazione con le navi e il mare ha dato poi origine alla leggenda che i gatti neri siano connessi ai pirati, e che portino sfortuna quando si incontrano a terra.
Quando le navi dei pirati si avvicinavano alla costa, questi felini fuggivano sulla riva e anticipavano l'arrivo dei bucanieri, quindi si credeva che fossero loro ad attirare i pirati.

I Tratti del Gatto Nero: Caratteristiche e Personalità

Contrariamente alle superstizioni, i gatti neri sono spesso descritti come affabili e docili dai loro proprietari. Anche se le loro caratteristiche possono variare, molti affermano che questi felini siano particolarmente amichevoli e adattabili. Non esiste alcuna prova scientifica che colleghi il colore del mantello di un gatto alla sfortuna o alla fortuna. Oggi molte associazioni animaliste promuovono campagne per sensibilizzare l’opinione pubblica sul gatto nero e per combattere le superstizioni negative. In Italia, il 17 novembre è la “Giornata del Gatto Nero”, un’iniziativa creata per celebrare questi affascinanti felini e per ricordare al pubblico che sono creature meravigliose, meritevoli di amore e rispetto.

In fine mi preme ricordare che era considerato sacro nell'antico Egitto. Era venerato come simbolo di protezione, grazia e indipendenza. Il ruolo più importante che ricopriva il gatto nella cultura egizia era legato alla dea Bastet (o Bast), che era rappresentata come una donna con testa di gatto o, talvolta, come un gatto intero. Bastet era la dea della casa, della fertilità, della maternità e della protezione, ma anche della musica, della danza e della gioia. Era anche una protettrice contro il male e, quindi, i gatti erano considerati animali che potevano portare fortuna e proteggere le persone.

MARIO CONTINO