Il più inquietante edificio abbandonato della Liguria

Tra i luoghi più inquietanti d’Italia, la Casa delle Anime occupa certamente un posto di rilievo. Conosciuta dai genovesi come Ca’ delle Anime, si erge in località Cannellona, lungo l’antica via dei Giovi, un tempo detta via del Sale. Oggi l’edificio è immerso nel silenzio, ma le sue mura sembrano ancora sussurrare i segreti e gli orrori di un passato mai del tutto dimenticato.

L’Italia è ricca di luoghi misteriosi, legati al mondo dell’esoterismo, del paranormale e della magia. Sono posti dove accadono fenomeni inspiegabili e dove aleggia un magnetismo antico. La Casa delle Anime ne è un fulgido esempio: è uno di quei posti che, anche in pieno giorno, riesce a incutere timore.

Storia oscura e spettri della Ca’ delle Anime

Dai locandieri assassini agli spiriti inquieti

Le origini della Casa delle Anime risalgono a metà del XVIII secolo, quando l’edificio era una locanda situata su una delle principali arterie commerciali che collegavano Genova all'entroterra. L’edificio accoglieva viaggiatori, spesso uomini d’affari e famiglie agiate in cerca di ristoro. Tuttavia, dietro quella facciata di ospitalità si celava un’orribile verità.

Si narra che i gestori della locanda — secondo alcune fonti, una famiglia intera composta da padre, madre e tre figli — fossero criminali senza scrupoli, intenti a scegliere con attenzione le loro vittime tra gli ospiti, studiandone abitudini e patrimonio. Una volta individuato un viaggiatore particolarmente benestante, lo conducevano in una stanza segreta, progettata per facilitarne l’uccisione e il furto. Un passaggio nascosto consentiva ai locandieri di introdursi nella camera durante la notte per derubare e assassinare l’ospite.

I cadaveri venivano poi sepolti nel giardino sul retro. Con il tempo, la sparizione di uomini illustri insospettì le autorità, che avviarono un'indagine. Si racconta che fu proprio una giovane donna — la promessa sposa di una delle vittime — a denunciare la scomparsa del fidanzato, insospettita dalla locanda in cui aveva soggiornato. Le autorità effettuarono una perquisizione e scoprirono resti umani nel terreno retrostante. I colpevoli furono condannati a morte per impiccagione nella pubblica piazza.

Da allora, la Casa delle Anime rimase disabitata per quasi due secoli. Nel Secondo Dopoguerra, una famiglia caduta in disgrazia si trasferì temporaneamente nell’edificio. Ma il soggiorno fu breve: strani avvenimenti, suoni inquietanti e vere e proprie manifestazioni paranormali li costrinsero a fuggire nel terrore. Le donne della famiglia furono le prime a notare il soprannaturale: porte che sbattevano da sole, oggetti che si spostavano, urla notturne, voci e sussurri provenienti da stanze vuote. La stanza con il passaggio segreto era la più temuta, quella da cui sembravano emergere i lamenti delle vittime.

Fenomeni inspiegabili e apparizioni misteriose

In una delle notti più drammatiche, qualcuno bussò alla porta. Una fanciulla dall’aspetto pallido cercava il suo amato, disperso in tempi lontani. Quando le fu detto che nessuno con quel nome abitava più lì, la ragazza si dissolse nel nulla, lasciando dietro di sé un forte profumo di rose, che invase l’intera casa. Un dettaglio che ancora oggi alimenta la leggenda: sarebbe proprio la promessa sposa dell’uomo assassinato secoli prima, ancora alla ricerca del suo amore perduto.

Negli anni successivi, la Casa delle Anime è rimasta in uno stato di semi-abbandono, ma negli ultimi tempi è stata parzialmente ristrutturata. Alcuni sostengono che sia tornata di proprietà privata, tuttavia, nonostante i restauri, le storie legate a quel luogo non accennano a svanire.

Chi si avvicina alla Ca’ delle Anime parla ancora oggi di voci che si sentono nel vento, di presenze che osservano dalle finestre, di ombre furtive o strani bagliori, e di un senso di angoscia crescente man mano che ci si avvicina all’edificio.

Lo ammetto, mi piacerebbe indagare in questo strano ed interessante luogo.

MARIO CONTINO