Adam Kadmon: L'Uomo Primordiale


Adam Kadmon come archetipo dell’uomo e simbolo di perfezione

Qualcuno adesso dirà: ma come, Adam Kadmon non è semplicemente un personaggio televisivo (e non solo), che si "diverte" a rivelare piani segreti e teorie del complotto legate all'esoterismo e all'occultismo?
No, non è affatto qualcosa di così semplice e scontata, Adam Kadmon è un concetto filosofico estremamente complesso, come di seguito tenterò di spiegare.

Il concetto di Adam Kadmon è una pietra miliare della tradizione cabalistica, si tratta di una figura simbolica che racchiude la connessione tra il divino e il creato, tra il cielo e la terra, tra ciò che è eterno e ciò che è temporale. Letteralmente traducibile come "Uomo Primordiale" o "Uomo Originale", Adam Kadmon è un simbolo complesso che unisce cosmologia, antropologia e teosofia, rappresentando sia l'archetipo divino sia il modello ideale per l'umanità.
La prima menzione del termine appare nella letteratura rabbinica tradizionale, come in Numeri Rabbah (cap. 10), dove Adamo è descritto come Ha-Kadmoni ("l'originale"), in contrasto con Ha-Rishon ("il primo"). La Cabala riprende e sviluppa ulteriormente questa figura, distinguendo tra il biblico Adamo Ha-Rishon, il primo uomo della Genesi, e Adam Kadmon, che rappresenta il regno spirituale primordiale.
Adam Kadmon è descritto come il primo dei cinque mondi della creazione:

  1. Adam Kadmon (la volontà divina pura, Keter).
  2. Atziluth (emanazione, Chokhmah - sapienza).
  3. Beriah (creazione, Binah - comprensione).
  4. Yetzirah (formazione, Tiferet - emozioni divine).
  5. Assiah (azione, Malkuth - regno).

Questa sequenza rappresenta il processo discendente della creazione, attraverso cui la luce infinita divina (Ein Sof) si manifesta nel mondo materiale. Adam Kadmon è la corona (Keter), il punto iniziale del progetto divino, un regno di luce pura senza contenitori, dove tutto è ancora potenziale.

Adam Kadmon e Adamo Ha-Rishon: un legame tra spiritualità e materia

Sebbene distinti, Adam Kadmon e Adamo Ha-Rishon sono interconnessi. Il primo rappresenta il piano divino perfetto, mentre il secondo, il "primo uomo" della Bibbia, contiene in sé tutte le future anime umane prima della caduta con il peccato originale. L'Adamo terrestre riflette l'immagine archetipica dell'Adam celeste, incarnando il microcosmo dell'universo.
Questa visione si collega anche a un’idea filosofica radicata nella tradizione ebraica e greca. Per esempio, Filone di Alessandria descriveva l’"uomo celeste" come un’intelligenza incorporea, un’idea che Platone chiamava archetipo, una forma immateriale che precede l’uomo fisico. Anche nella Cabala, l’Adam Kadmon è visto come androginico, né maschio né femmina, contenendo in sé l’unità primordiale che verrà separata in Adamo ed Eva nel racconto della Genesi.
In termini cabalistici, Adam Kadmon è descritto come un mediatore tra l’infinito divino (Ein Sof) e le manifestazioni successive dei mondi. Secondo la Cabala lurianica, il processo di creazione inizia con il Tzimtzum (la contrazione divina), seguito dalla formazione di Adam Kadmon, il quale incarna la configurazione delle Sephirot (gli attributi divini). Questa figura è la prima manifestazione tangibile della luce divina, che però rimane ancora trascendente e senza forma.

Adam Kadmon come archetipo dell’uomo

Adam Kadmon non è solo una rappresentazione divina ovviamente, ma anche un’immagine ideale dell’essere umano. Qualcosa al quale aspirare e potenzialmente raggiungibile. Ogni individuo, in quanto microcosmo, porta in sé l’essenza di questa figura primordiale. Questo archetipo diventa così un invito a riconnettersi con la propria origine spirituale e a perseguire un equilibrio tra corpo, anima e spirito.
L’idea di Adam Kadmon si intreccia poi con altre tradizioni mistiche e filosofiche. Il concetto di un "uomo originale" che riflette l’intero cosmo è presente anche in Platone, nei Midrashim rabbinici e nella filosofia di Filone. Questa fusione di pensiero greco ed ebraico evidenzia il carattere universale di Adam Kadmon, una figura capace di evocare l'idea di ciò che l’umanità potrebbe diventare. Come simbolo di perfezione, continua a ispirare moderni pensatori e mistici, invitando a una profonda riflessione spirituale sul nostro ruolo nell’universo e sulla nostra connessione con l'infinito.

MARIO CONTINO

Mario Contino | Adam Kadmon: L'Uomo Primordiale

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