Leggende sulle bambole possedute
Da Annabelle a Pupa,le storie più inquietanti
La bambola, o il bambolotto, ha sempre svolto una funzione ludico-decorativa all'interno dell'ambiente domestico.
Per definizione la bambola è la riproduzione di un essere umano (adulto o bambino), realizzata in plastica, stoffa, legno, porcellana, ed altri materiali.
La prima bambola di cui si conosce l'esistenza risale all'Età del bronzo, quindi uno dei giocattoli più antichi del mondo, ho specificato la sua finzione ludica poiché esistono anche bambole realizzate esclusivamente a scopo decorativo o rituale, nell'ultimo caso rappresentano la divinità.
Pochi sanno però che questi oggetti, spesso rappresentazioni perfette degli esseri umani, hanno anche un lato oscuro che alimenta miti e leggende che si perdono nella notte dei tempi.
Le bambole maledette più famose
La bambola maledetta, o posseduta, ricorre spesso nei racconti del genere horror, e questi racconti sono spesso legati a fatti di cronaca realmente accaduti, se pure legati all'ambito delle fenomenologie del paranormale e dunque screditate dalla scienza.
Si pensa che una bambola possa diventare il simulacro per ospitare diversi tipi di entità: gli spiriti umani rimasti legati alla vita terrena, le divinità, i demoni.
Questi “legami” tra gli spiriti e l'oggetto sarebbero facilitati proprio dall'aspetto umanoide della bambola, minuziosamente creata, che anticamente veniva abbellita dall'utilizzo di veri capelli umani.
Non solo gli stregoni potrebbero maledire una bambola rendendola il ricettacolo di un essere spiritico, ma anche la ferma convinzione di un bambino che questo oggetto possa essere vivo basterebbe a renderlo il tramite perfetto per uno spirito in cerca di un “contenitore”.
Esistono ad oggi molte bambole considerate maledette o possedute, di seguito scriverò alcuni esempi.
Harnold vanta uno strano primato, sarebbe la prima bambola maledetta ad essere stata venduta, e quindi acquistata, su Ebay.
Conosciuta anche con il soprannome di The Devil’s Doll, è un tipo di una bambola realizzata nel 1900 da un produttore ignoto.
Chi ha acquistato questo artefatto ha affermato di avere assistito a fenomeni inspiegabili come voci notturne, strani suoni provenienti da stanze vuote, risate, e soprattutto questi proprietari sarebbero stati oggetto di emicranie, lesioni e lividi di natura ignota.
Si dice che, fino a qualche tempo fa, esistesse online un filmato che testimoniava i movimenti misteriosi di questa bambola, filmato poi fatto sparire.
La storia di Annabelle è forse la più nota e la meglio documentata tra le storie relative alle bambole maledette
Si tratta di uno dei casi di possessione spiritica più inquietanti degli anni ’70, a cui lavorarono d e Lorraine Warren (il demonologo e la medium più famosi dei loro tempi che collaboravano con la Chiesa). I ricercatori, dopo attenta analisi, decisero di prendere in custodia la bambola e riporla in una teca in vetro benedetta, all'interno del loro museo degli oggetti maledetti(dove è ancora oggi sigillata). Questa bambola fu un regalo di una madre a sua figlia studentessa universitaria che condivideva l’appartamento con una sua amica.
Secondo la storia, quando le due ragazze rientravano in casa, Annabelle si faceva trovare in un luogo diverso rispetto a dove era stata sistemata e in posizioni del tutto inusuali (con le braccia incrociate, seduta su una sedia ecc.). -
Durante la notte le ragazze iniziarono ad avvertire strani rumori: oggetti che si spostavano, porte che si muovevano, passi, e ogni volta che una delle ragazze trovava il coraggio di controllare, Annabelle veniva rinvenuta per terra, in posizione diversa da quella in cui si sarebbe dovuta trovare.
Quando le due si rivolsero a una medium, questa le rivelò che nella bambola risiedeva lo spirito di una bambina di sette anni morta nella zona, chiamata Annabelle, da cui deriva oggi il nome della bambola che tutti conosciamo. Dopo diverse ricerche e molti casi di presunta levitazione della bambola al cospetto dei Warren, la stessa fu presa in custodia dai due ricercatori.
Tra le bambole più inquietanti di cui si ha notizia c’è Pupa, creata nel 1920 per una bambina italiana da un costruttore di manichini. Il suo costruttore, un artigiano di Trieste, l'avrebbe modellata sull’aspetto di una bambina realmente esistita.
Come Annabelle, anche Pupa risiede in una teca di vetro, si muove autonomamente e i suoi possessori l'avrebbero spesso trovata in posizioni diverse rispetto a quelle in cui è stata lasciata.
Pupa è alta 36 cm ed è composta per lo più da feltro, oltretutto è dotata di veri capelli umani che il suo realizzatore comprò appositamente da un’altra bambina del luogo.
Alcuni sostengono che la sua padrona sapesse delle doti della bambola e che avrebbe confidato che spesso prendeva vita per chiacchierare con lei.
Alla morte della sua prima padrona la bambola fu venduta all'asta ma probabilmente non accettò mai i suoi nuovi padroni, tanto che dichiararono di essere stati testimoni di fenomeni agghiaccianti come poltergeist e addirittura di essere stati vittime di lesioni corporali.
Quando fu chiusa in una teca di vetro, la bambola cambiò espressione sul viso, apparendo contrariata, la teca spesso vibrava e iniziarono a comparire strani messaggi sul vetro come se fossero stati scritti sulla condensa causata dal vapore acqueo emesso dalla bocca.
Ad oggi Pupa è custodita in un luogo segreto.
Sebbene potrei continuare citando molte altre leggende su altrettante bambole maledette, ritengo che quelli sopra riportati siano sufficienti per fornire una chiara idea delle fenomenologie del paranormale legate a questi misteriosi oggetti.
Mario Contino: Paranormale e non solo
Mario Contino è un ricercatore esperto nello studio sui fenomeni definiti "del paranormale", scrittore di origini campane, nato ad Agropoli (SA) nel 1986 e residente dapprima in Lecce e poi in Monopoli (Puglia). Contino ha intrapreso la sua attività di ricercatore nell’ambito del folclore internazionale al fine di salvaguardare e tramandare le antiche tradizioni, altrimenti cancellate dal panorama socio-culturale moderno.
Questo Sito Web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 2001.
Alcune immagini pubblicate sono prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio, inoltre sono pubblicate su un portale web che non ha finalità di lucro.
In ogni caso, qualora qualcuna di dette immagini violasse specifici diritti di autore, si prega di comunicarcelo tempestivamente per la relativa rimozione.