Il Carnevale, come si osserva oggi, è un periodo di festa e trasgressione con radici antiche che risalgono alle celebrazioni pagane greco-romane, collegate a culti della fertilità, della natura e della rinascita. Questi antichi riti erano momenti di abbondanza, gioia e, in molti casi, di eccesso, elementi che si riflettono ancora nel Carnevale moderno.
Il Carnevale ha origini che affondano nei riti dedicati a Dioniso, il dio greco del vino, dell’estasi e della natura, conosciuto dai Romani come Bacco. Durante i riti dionisiaci, i partecipanti si travestivano e si abbandonavano a danze sfrenate, sotto l’effetto di vino e musiche frenetiche. Questi festeggiamenti simboleggiavano la liberazione dai vincoli sociali e il ritorno alla natura.
Nella Roma antica, celebrazioni come i Lupercalia esprimevano anch'esse aspetti simili. Dedicata a Faunus Lupercus (l'equivalente del greco Pan), la festa era una celebrazione della fertilità e si teneva a metà febbraio. I giovani si vestivano con pelli di capra e benedicevano le donne colpendole con fruste fatte con pelli di animali, un gesto che simboleggiava l'augurio di fertilità e prosperità.
Con l’arrivo del Cristianesimo, molti di questi riti furono reinterpretati o assorbiti in festività cristiane. Ad esempio, i festeggiamenti di Carnevale si collocano subito prima della Quaresima, periodo di astinenza e riflessione. Questo contrasto tra il Carnevale, caratterizzato da eccessi e libertà, e la Quaresima, periodo di penitenza, rafforza l'idea di un tempo concesso per celebrare la carne e l'eccesso prima di un periodo di privazione.
Ci sono varie interpretazioni sull'origine del termine "Carnevale". Secondo la tradizione cristiana, deriverebbe dal latino carnem levare, ossia “eliminare la carne”, in riferimento all'inizio della Quaresima. Alcuni studiosi propongono invece che il termine possa essere legato al culto di Iside attraverso la festività del Navigium Isidis, dove si celebrava la dea egizia con processioni di carri a forma di nave (Carrus Navalis = CARNEVALE), accompagnate da maschere e travestimenti.
Oggi, il Carnevale è una celebrazione globale, nota per le sfilate di carri allegorici, costumi sgargianti e feste in maschera. In Italia, città come Venezia e Viareggio ospitano celebrazioni spettacolari. Il Carnevale moderno conserva quindi l’eredità di riti antichi che celebravano il rinnovamento della natura, la fertilità e la rinascita, trasformando la festa in un’occasione di allegria e creatività collettiva.
Questa fusione di tradizioni greche, romane e cristiane dimostra come il Carnevale sia un esempio di sincretismo culturale, in cui credenze e celebrazioni di diverse epoche e culture sono state riadattate per rispondere ai bisogni spirituali e sociali delle varie epoche.
Mario Contino: Paranormale e non solo
Mario Contino è un ricercatore esperto nello studio sui fenomeni definiti "del paranormale", scrittore di origini campane, nato ad Agropoli (SA) nel 1986 e residente dapprima in Lecce e poi in Monopoli (Puglia). Contino ha intrapreso la sua attività di ricercatore nell’ambito del folclore internazionale al fine di salvaguardare e tramandare le antiche tradizioni, altrimenti cancellate dal panorama socio-culturale moderno.
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