Il Natale, celebrato il 25 dicembre, è una delle festività più importanti del calendario cristiano, ma la sua data non coincide con la reale nascita di Gesù Cristo. La scelta del 25 dicembre riflette una precisa strategia della Chiesa cristiana per sostituire le festività pagane e integrare le popolazioni romane nel nuovo credo religioso.
In epoca romana, il 25 dicembre era dedicato alla celebrazione del Dies Natalis Solis Invicti, ovvero il "Giorno della nascita del Sole Invitto". Questa festività, istituita dall'imperatore Aureliano nel 274 d.C., celebrava il trionfo della luce sulle tenebre in prossimità del solstizio d'inverno. Il culto del sole, simbolo di rinascita e vitalità, era profondamente radicato nella cultura romana e in molte altre tradizioni pagane che in prossimità di quella data celebravano il proprio dio solare.
Con l’avvento del cristianesimo come religione dominante dell’Impero Romano, la Chiesa scelse di sovrapporre la nascita di Cristo al 25 dicembre, trasformando una celebrazione popolare pagana in una festa cristiana. Questa strategia aveva lo scopo di facilitare l’accettazione del cristianesimo, sfruttando riti e date già familiari alle popolazioni, facendogli credere che il loro dio pagano fosse (con probabilità) il medesimo dio cristiano conosciuto con nome differente. La transizione ovviamente non fu immediata, ma progressiva: le festività preesistenti venivano reinterpretate e inglobate nel nuovo contesto religioso.
Ad esempio le cattedrali cristiane venivano sistematicamente edificate su importanti templi pagani, come avvenne con la Basilica di San Pietro a Roma, edificata sul luogo in cui sorgeva un antico cimitero pagano dedicato alla dea Vatika (da cui Vaticano), o la Chiesa di Santa Maria sopra Minerva, eretta su un tempio dedicato alla dea egizia Iside. Queste scelte architettoniche e simboliche erano finalizzate a "cristianizzare" luoghi sacri pagani, trasformandoli in centri di culto cristiano.
Analogamente alla scelta della sostituzione del Solis Invicti con il Natale, anche altre festività vennero piazzate in sostituzione delle precedenti, ad esempio la festa di Ognissanti (1 novembre) è stata sovrapposta alle celebrazioni celtiche di Samhain, un rito legato alla fine del raccolto e al contatto con il mondo degli spiriti.
La scelta del 25 dicembre, oltre a essere una mossa totalmente politica, aveva un forte valore simbolico. Nel cristianesimo, Gesù è spesso descritto come la "luce del mondo" (Giovanni 8:12), e il ritorno della luce dopo il solstizio d'inverno rappresentava perfettamente questa immagine. Tuttavia, non esistono evidenze storiche o bibliche che collochino la nascita di Gesù in questa data, e alcuni studiosi suggeriscono periodi diversi, come la primavera o l'autunno, basandosi su dettagli riportati nei Vangeli.
Il 25 dicembre, quindi, è il risultato di un preciso disegno culturale e religioso. La Chiesa ha saputo sfruttare le tradizioni preesistenti per sostituirle gradualmente con il messaggio cristiano, garantendo così una transizione più agevole verso il nuovo sistema dominante di credenze.
Mario Contino: Paranormale e non solo
Mario Contino è un ricercatore esperto nello studio sui fenomeni definiti "del paranormale", scrittore di origini campane, nato ad Agropoli (SA) nel 1986 e residente dapprima in Lecce e poi in Monopoli (Puglia). Contino ha intrapreso la sua attività di ricercatore nell’ambito del folclore internazionale al fine di salvaguardare e tramandare le antiche tradizioni, altrimenti cancellate dal panorama socio-culturale moderno.
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