L'idea che gli alieni possano non solo aver visitato la Terra, ma vivere tra noi o addirittura sotto la superficie terrestre, sta guadagnando terreno nel dibattito contemporaneo. Alcuni ricercatori di Harvard e della Montana Technological University, insieme a figure di spicco come Garry Nolan, docente di Patologia presso l'Università di Stanford, stanno ridefinendo i confini tra scienza, filosofia e mitologia, proponendo scenari che sollevano interrogativi profondi sulla nostra stessa natura.
Secondo uno studio recente, gli UAP (Fenomeni Aerei Non Identificati, il nuovo termine per gli UFO) potrebbero essere manifestazioni di civiltà aliene nascoste tra noi. Queste entità, chiamate "criptoterrestri", potrebbero vivere nel sottosuolo terrestre, nei fondali oceanici o in prossimità di hotspot geologici come vulcani e laghi. Alcuni studiosi ipotizzano che siano una forma residuale di un’antica civiltà tecnologicamente avanzata, o che rappresentino specie evolute parallelamente agli esseri umani, scegliendo di restare nell'ombra per osservare e studiare il nostro sviluppo.
Garry Nolan, noto per le sue controverse affermazioni, suggerisce che gli alieni non solo abbiano visitato la Terra, ma che si mescolino tra noi, sfruttando intelligenza artificiale e droni per monitorarci e sottoporci a una sorta di "test di intelligenza". Queste idee sono corroborate da osservazioni di piloti militari che riportano danni neurologici inspiegabili dopo presunti incontri con UAP, suggerendo che queste entità abbiano un’interazione diretta – benché nascosta – con l’umanità.
Queste teorie si intrecciano con interpretazioni non ortodosse dei testi antichi. Mauro Biglino, traduttore di testi biblici, ha avanzato l’ipotesi che gli "Elohim" citati nell’Antico Testamento non siano figure divine, ma esseri extraterrestri. Secondo Biglino, questi Elohim avrebbero creato l’essere umano "a loro immagine e somiglianza", non per uno scopo divino, ma per sfruttarlo come forza lavoro o, addirittura, come schiavo.
Questa lettura alternativa della Bibbia descrive gli Elohim come una civiltà avanzata, in grado di manipolare il DNA umano per creare un ibrido – l’Homo sapiens (Adam)– destinato a servire i loro scopi. Biglino trova consonanza con altri miti antichi, come quelli dei Sumeri, dove divinità come gli Anunnaki svolgono ruoli simili di creatori e dominatori.
La teoria degli Elohim potrebbe offrire una chiave di lettura per alcune ipotesi moderne. Se una civiltà aliena ha effettivamente creato l’uomo in passato, potrebbe non essersi mai allontanata del tutto, scegliendo invece di rimanere nascosta. I "criptoterrestri" descritti dai ricercatori di Harvard potrebbero essere proprio gli eredi o i discendenti di quella civiltà, che continua a esercitare un controllo indiretto sugli esseri umani.
Gli avvistamenti di UAP in prossimità di vulcani e laghi, interpretati come punti di accesso a basi sotterranee, potrebbero essere segnali della loro attività. Questa teoria affascina anche chi vede negli angeli, nei demoni e in altre figure mitologiche delle culture mondiali rappresentazioni di queste entità extraterrestri, percepite attraverso il filtro delle credenze religiose e culturali del passato.
Sebbene queste teorie siano affascinanti e a mio avviso meritevoli di credito, secondo la scienza ufficiale mancherebbe ancora una prova concreta e verificabile. Gli stessi ricercatori invitano alla prudenza, riconoscendo che affermazioni così straordinarie richiedono spiegazioni altrettanto straordinarie. Tuttavia, il dibattito rimane aperto: che si tratti di antiche civiltà tecnologiche, viaggiatori del tempo o creature extraterrestri, il fascino dell’idea che non siamo soli e che i nostri "creatori" possano essere ancora tra noi continua a ispirare scienziati, filosofi e appassionati di misteri e leggende come il sottoscritto.
Mario Contino: Paranormale e non solo
Mario Contino è un ricercatore esperto nello studio sui fenomeni definiti "del paranormale", scrittore di origini campane, nato ad Agropoli (SA) nel 1986 e residente dapprima in Lecce e poi in Monopoli (Puglia). Contino ha intrapreso la sua attività di ricercatore nell’ambito del folclore internazionale al fine di salvaguardare e tramandare le antiche tradizioni, altrimenti cancellate dal panorama socio-culturale moderno.
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