Castel del Monte e i suoi misteri simbolici e alchemici
Castel del Monte è uno dei monumenti più affascinanti e misteriosi d’Italia, riconosciuto come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, certamente il maniero più famoso della Puglia. La sua origine e la sua funzione sono avvolte nel mistero, così come i suoi simboli e le sue forme geometriche che si collegano a simbolismi magici ed esoterici.
Costruito nel XIII secolo per volere dell’imperatore Federico II di Svevia, il castello si trova sull’altopiano delle Murge, in Puglia (nella provincia di Barletta – Andria - Trani), ed è caratterizzato da una pianta ottagonale con otto torri agli angoli.
Ma cosa si cela dietro questa struttura così particolare e suggestiva?
STORIA E LEGGENDA DI CASTEL DEL MONTE
La data di inizio dei lavori di Castel del Monte è incerta, ma si ritiene che sia intorno al 1240, quando Federico II ordinò a Riccardo da Montefusco di predisporre i materiali per la costruzione dell'opera più spettacolare che il mondo avrebbe potuto ammirare, o comunque annoverabile tra queste. Il castello fu terminato dopo la morte dell’imperatore, avvenuta nel 1250, e fu denominato “Castello di Santa Maria del Monte” fino al XIV secolo, quando prese il nome attuale. Il castello fu utilizzato come residenza, come prigione, come rifugio e come fortezza militare, ma non ebbe mai una funzione strategica o difensiva, come dimostra l’assenza di un fossato, di un ponte levatoio, di scuderie, di saloni e di caditoie. Il maniero fu abbandonato e saccheggiato nel corso dei secoli, fino a diventare monumento nazionale nel 1936 e patrimonio dell’umanità nel 1996.
La storia di Castel del Monte è accompagnata da numerose leggende e miti, che ne esaltano il fascino e il mistero. Una di queste narra che sulla collina su cui sorge il castello ci fosse un antico tempio pagano già a pianta ottagonale. Un’altra leggenda vuole che il castello fosse il luogo in cui Federico II custodiva il Sacro Graal, il calice usato da Gesù nell’ultima cena, e che fosse collegato da un tunnel segreto alla città di Andria. Altre storie raccontano di fantasmi, di apparizioni, di fenomeni paranormali e di maledizioni che aleggiano intorno all'edificio.
NUMERI SACRI A CASTEL DEL MONTE
Una delle caratteristiche più intriganti di Castel del Monte è la sua geometria basata sul numero otto, che ha dato vita a diverse teorie e interpretazioni. Il numero otto, infatti, ha un forte valore simbolico, che può essere collegato alla perfezione, all’infinito, all’unione tra Dio e l’uomo, alla resurrezione, alla regalità, alla sapienza e alla magia.
Il castello non ha solo una pianta ottagonale, ha anche otto torri ottagonali, otto stanze per piano, otto finestre per piano, 44 gradini per ogni scala a chiocciola e 88 colonne. Inoltre è orientato secondo i punti cardinali e i solstizi, e presenta una serie di rapporti matematici e proporzioni armoniche che ne fanno un capolavoro di architettura e di ingegneria.
Basti pensare che “La Giustizia” è l'ottava carta degli arcani maggiori dei tarocchi, ed è nota anche come: “La legge universale”, Osiride, la vergine Astrea.
Alcuni studiosi hanno ipotizzato che il castello fosse un osservatorio astronomico, un tempio esoterico, un centro benessere, un simbolo della potenza e della cultura di Federico II, noto come stupor mundi, cioè meraviglia del mondo.
Federico II, infatti, era un sovrano illuminato, colto, curioso, amante delle arti, delle scienze, della natura e della falconeria.
Una cosa è certa: Castel del Monte nasconde non ha mai avuto cucine o camere da letto, il che fa pensare che non fosse abitabile o che fosse usato solo per brevi soggiorni. Inoltre, il castello presenta una serie di elementi decorativi e artistici che richiamano diverse culture e stili, come le sculture di leoni, di aquile, di cervi, di sirene, di maschere, di figure umane e di animali fantastici. Il castello, inoltre, ha una acustica particolare, che permette di sentire i suoni provenienti da stanze lontane, e una luminosità variabile, che cambia a seconda dell’ora e della stagione.
Tutto ciò sembrerebbe confermare le ipotesi sull'utilizzo mistico dell'edificio, e secondo alcuni serviva per raccogliere, come un catalizzatore, particolari energie ancestrali in grado di innalzare la coscienza umana verso stati superiore dell'evoluzione.
Mario Contino: Paranormale e non solo
Mario Contino è un ricercatore esperto nello studio sui fenomeni definiti "del paranormale", scrittore di origini campane, nato ad Agropoli (SA) nel 1986 e residente dapprima in Lecce e poi in Monopoli (Puglia). Contino ha intrapreso la sua attività di ricercatore nell’ambito del folclore internazionale al fine di salvaguardare e tramandare le antiche tradizioni, altrimenti cancellate dal panorama socio-culturale moderno.
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