Il simbolismo esoterico dei trulli
La Puglia dei misteri e della leggende
I Trulli di Alberobello: Magia, Simbolismo e Origini.
I trulli di Alberobello, con la loro celeberrima forma conica e i tetti di pietra bianca, non sono solo uno spettacolo architettonico di straordinaria bellezza, ma anche un patrimonio culturale intriso di significati e storie affascinanti. Questi edifici tradizionali della Puglia raccontano la storia di una regione e del suo popolo che, tramite simboli intrisi di significato mistico-esoterico, affronta la sua storia aiutandosi con preghiere e scongiuri, tra sacro e profano.
Per quanti non ne fossero a conoscenza, i trulli sono emersi tra il XIV e il XVII secolo nella Valle d'Itria, una regione che si estende tra le province di Bari, Brindisi e Taranto. Durante questo periodo, la Puglia era sotto il dominio degli Aragonesi e, successivamente, degli Spagnoli.
Una leggenda narra che i contadini costruivano i trulli con una tecnica che permetteva loro di smontare facilmente le abitazioni per evitare le tasse di costruzione imposte dal Conte di Conversano. Utilizzando solo pietre calcari locali, senza malta, e montando i tetti conici a secco, i contadini potevano smontare e ricostruire i trulli rapidamente se le autorità arrivavano per un'ispezione fiscale. Ovviamente chi ha visitato o dimorato in un trullo sa che questa leggenda non potrebbe avere un fondo di verità, il peso delle pietre utilizzate per la costruzione, la maestria con la quale vengono lavorate e scolpite per dargli la forma esatta utile al loro scopo, non permette un rapido smontaggio né un altrettanto rapido riassemblare.
Probabilmente questi edifici erano in origine abitazioni rurali che fungevano anche da deposito per gli attrezzi agricoli, ma nel tempo sono diventati simboli della cultura e dell'architettura pugliese. La tecnica costruttiva a secco conferisce ai trulli una robustezza notevole, mentre i tetti conici sono spesso decorati con simboli che riflettono le credenze e le speranze degli abitanti. Si tratta di edifici Caldi di inverno e freschi d'estate, proprio per via della natura dei materiali utilizzati e per la loro struttura architettonica.
I pinnacoli posti in cima ai trulli sono detti anche chiave del trullo, cucurneo o tintinule. Gli studiosi si sono interrogati a lungo sui significati dei pinnacoli. Erano semplici elementi decorativi o il modo escogitato per tramandare concetti mistici e spirituali ?
Le teorie che trovano più consenso tra i ricercatori sono tre:
I trulli potremmo definirli come un vero e proprio "museo a cielo aperto". I simboli disegnati sui loro tetti con la calce bianca non erano mere decorazioni, ma avevano significati profondi e pratici. Questi segni servivano a proteggere gli abitanti dal malocchio e dalle disgrazie, fungendo da talismani e amuleti, e si distinguono generalmente in sei gruppi come di seguito descritti (nel totale gli studiosi hanno identificato 200 segni differenti).
SIMBOLI PRIMITIVI
Tra i simboli più antichi e misteriosi troviamo intrecci di punti e linee, che risalgono a tradizioni preistoriche. Questi segni rudimentali, visibili anche su antiche tombe e vasi, potrebbero aver avuto scopi protettivi o rituali, ma la loro interpretazione precisa rimane in parte oscura anche se alcuni credono possa essere collegata alla numerologia esoterica, ossia all'interpretazione occulta del significato di alcuni numeri come il 3, il 7 ecc..
SIMBOLI PAGANI
Molti dei simboli sui trulli sono legati ai culti animali dell'antica Roma:
SIMBOLI CRISTIANI
Con l’avvento del cristianesimo, molti simboli pagani sono stati reinterpretati. Tra i più comuni troviamo:
SIMBOLI MAGICI
Alcuni simboli sui trulli rappresentano segni zodiacali e planetari, considerati portatori di buon auspicio:
SIMBOLI GROTTESCHI
Alcuni trulli sono decorati con simboli personali, come iniziali o strumenti di lavoro, che riflettono l’identità e la professione degli abitanti.
SIMBOLI ORNAMENTALI
Espressioni artistiche del maestro trullaro, quindi semplici (si fa per dire) decorazioni.
Oggi, i trulli di Alberobello sono riconosciuti come Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO e continuano a essere una delle meraviglie architettoniche italiane. Non sono solo una testimonianza di ingegnosità costruttiva, ma anche un racconto vivente delle credenze e delle tradizioni che hanno plasmato la cultura pugliese. Preservare e tutelare questi edifici significa mantenere viva una parte fondamentale della nostra eredità culturale.
Mario Contino: Paranormale e non solo
Mario Contino è un ricercatore esperto nello studio sui fenomeni definiti "del paranormale", scrittore di origini campane, nato ad Agropoli (SA) nel 1986 e residente dapprima in Lecce e poi in Monopoli (Puglia). Contino ha intrapreso la sua attività di ricercatore nell’ambito del folclore internazionale al fine di salvaguardare e tramandare le antiche tradizioni, altrimenti cancellate dal panorama socio-culturale moderno.
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