Il castello di Montebello, noto anche come castello di Guidi di Bagno, è arroccato su un colle che domina la valle del Marecchia e dell’Uso nell'entroterra di Rimini. È una delle mete più ambite dai turisti e dagli appassionati di fenomeni paranormali, tanto da poter essere considerato uno dei luoghi strategici per il cosiddetto "turismo del mistero".
Secondo una leggenda tramandata per secoli, il castello ospita il fantasma di una bambina albina scomparsa misteriosamente nel 1375. La bambina si chiamava Guendalina, ma era nota con il soprannome di Azzurrina, a causa dei riflessi azzurri dei suoi capelli, che la madre le tingeva di nero con pigmenti vegetali per nascondere la sua anomalia.
L'albinismo è una malattia genetica rara caratterizzata dalla riduzione o dall'assenza congenita della melanina nella cute, nei capelli, nei peli e negli occhi. A quell’epoca, però, l’albinismo era considerato un segno di stregoneria, e la bambina era costretta a vivere rinchiusa nel castello per evitare di essere oggetto di violenze legate alle superstizioni e all'ignoranza. Prigioniera suo malgrado, la fanciulla trascorreva le sue giornate protetta del padre Ugolinuccio, feudatario di Montebello, e da due guardie armate, Domenico e Ruggero.
Il 21 giugno 1375, il giorno del solstizio d’estate, mentre il padre era lontano impegnato in battaglia, avvenne l'incidente destinato a dar vita alla secolare leggenda. Azzurrina stava giocando nel maniero con una palla di stracci, quando questa le cadde nella ghiacciaia sotterranea. La fanciulla corse a recuperarla, ma non fece mai più ritorno, come se fosse stata inghiottita dall'oscurità di quel luogo. Le sue guardie, che l’avevano sentita urlare, la cercarono invano nella ghiacciaia, che aveva un’unica entrata, ma non trovarono traccia né della bambina né della sua palla.
Da allora, Azzurrina non fu più vista, ma la sua voce continua a farsi sentire ogni cinque anni, in coincidenza con il solstizio d’estate. Alcuni testimoni sostengono di aver ascoltato la voce di una fanciulla che, piangendo disperata, chiamerebbe ad alta voce sua madre con cadenza straziante.
La leggenda di Azzurrina è stata oggetto di numerose indagini da parte di ricercatori in ambito del paranormale e documentaristi, che hanno cercato di verificare la presenza di fenomeni anomali nel castello di Montebello. Tra questi studi, il più noto è quello condotto nel 1992 dalla trasmissione televisiva Mistero, che avrebbe registrato alcune apparenti voci infantili provenienti dall'interno del maniero, tra cui la parola “Mamma” e il verso “Bau bau”. Le registrazioni sono state analizzate da esperti di fonetica e di acustica, che hanno escluso che si trattasse di voci umane o di interferenze radiofoniche.
Tuttavia, la veridicità delle registrazioni è stata messa in dubbio da alcuni critici, che hanno sostenuto che si trattasse di pareidolia acustica spacciata per fenomeno paranormale. Inoltre, non esistono fonti storiche che confermino l’esistenza di Azzurrina e della sua famiglia.
Nonostante le polemiche e le incertezze, la leggenda di Azzurrina continua a esercitare un grande fascino sul pubblico, che ogni anno affolla il castello di Montebello, soprattutto in occasione del solstizio d’estate.
Mario Contino: Paranormale e non solo
Mario Contino è un ricercatore esperto nello studio sui fenomeni definiti "del paranormale", scrittore di origini campane, nato ad Agropoli (SA) nel 1986 e residente dapprima in Lecce e poi in Monopoli (Puglia). Contino ha intrapreso la sua attività di ricercatore nell’ambito del folclore internazionale al fine di salvaguardare e tramandare le antiche tradizioni, altrimenti cancellate dal panorama socio-culturale moderno.
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