Il castello più infestato d'Italia

Il Castello della Rotta a Torino

Castello della Rotta a Moncalieri - TO

Misteri e fantasmi del Castello della Rotta, il più infestato d'Italia

Castello della Rotta - Moncalieri


Il Castello della Rotta, a circa 10 km da Moncalieri in provincia di Torino, è un maniero di epoca medievale risalente al IV secolo, noto come il castello più infestato d'Italia, meta ambita da ghost hunter e cacciatori di fantasmi vari.
Fin dal momento della costruzione, nel IV secolo, il castello è stato scenario di numerose battaglie e spargimenti di sangue, uno scenario perfetto per qualsiasi film horror.
La fortificazione è stata testimone, nel corso dei secoli, di conflitti e morti cruente, un palcoscenico perfetto per le manifestazioni di tipo spettrale (fantasmi) che tanto appassionano i ricercatori del mistero e altrettanto terrorizzano i più suscettibili.
Il Castello della Rotta fu costruito per difendere il ponte sul torrente Banna, sul quale passava la strada romana proveniente da Pollenzo.
Secondo alcuni storici, il nome Rotta, che significa "sconfitta", fu attribuito al maniero in seguito alla disfatta subita da Tommaso di Savoia contro i francesi nel 1639.
Nel corso dei secoli questa fortezza è stata proprietà di romani, longobardi e templari, quindi il mistero che aleggia sul fortilizio sembra essere legato non solo alle guerre ma anche agli intrighi e ai segreti susseguitisi nel corso degli anni.
Nonostante siano moltissimi i testimoni ad aver affermato di aver assistito a strane apparizioni di figure spettrali, e di aver ascoltato pianti, lamenti, urla di battaglia e altri suoni dall'origine paranormale, nessuno è mai riuscito ad ottenere una prova concreta di queste anomalie.
Sono due le principali leggende che rendono misterioso e affascinante questo castello.

La prima leggenda narra la triste storia di una giovane donna, promessa sposa al signore del castello ma innamorata di un coraggioso cavaliere che la faceva sentire importante e protetta.
Scoperto il tradimento, il padrone del castello fece uccidere prima la ragazza, gettandola giù dalla torre più alta, poi il suo amante di cui si persero le tracce.
Da quel momento, secondo le superstizioni, lo spirito del cavaliere vagherebbe senza pace all'interno del Castello della Rotta, in sella al suo fedele destriero e con una grande croce al collo.
La cosa particolare è che nei pressi del fortilizio sono stati trovati numerosi scheletri relative alle sepolture dei guerrieri caduti in battaglia nel corso dei secoli, tra queste carcasse è stata rinvenuta quella di un cavaliere, sepolto insieme al suo cavallo, che portava una croce di ferro al collo, i cui resti sono stati datati tra il XV ed il XVI secolo.
Ovviamente la leggenda del cavaliere che apparirebbe in sella al cavallo e con la croce al collo, e precedente al ritrovamento della sepoltura.

La seconda leggenda cita una vicenda altrettanto triste che ha come protagonista uno sfortunato bambino.
Il fanciullo viveva nel castello (in un epoca non specificata) e fu investito mortalmente da una carrozza mentre giocava nel cortile insieme alla sua nutrice.
La nutrice, sconvolta, si uccise a sua volta per non aver badato all'incolumità del piccolo cui era molto affezionata.
Secondo le leggende sarebbe possibile, in alcuni momenti, ascoltare i lamenti di questi sfortunati spettri, oltre che intravedere la figura spettrale della nutrice e del bambino.

Tra le altre leggende ritengo opportuno citare quella relativa al fantasma di un prete murato vivo nel maniero nel 1400 per via di crimini commessi; quella del fantasma di un uomo che vagherebbe trasportando in mano la sua testa, appartenente ad un uomo giustiziato tramite decapitazione.
La notte tra il 12 e il 13 giugno, secondo il mito, nei pressi del castello sarebbe possibile intravedere una delle famose processioni spettrale, ossia un corteo di anime che farebbe il suo ingresso all'interno della fortezza.


Mario Contino

Mario Contino | Castello della Rotta

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Mario Contino

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