Il termine "paranormale" è obsoleto
Il paranormale secondo Mario Contino
Ho trascorso gli ultimi 20 anni a studiare nell'ambito delle fenomenologie cosiddette del "paranormale", eppure oggi scrivo apertamente che "il paranormale non esiste", sono forse diventato matto?
No, ho solo compreso che le parole hanno un peso e spesso utilizzare termini in maniera scorretta non fa altro che contribuire all'incomprensione di una data realtà.
Il termine paranormale viene utilizzato per indicare quei fenomeni che risultano contrari alle leggi della fisica, solitamente nell'ambito delle manifestazioni extrasensoriali come: psicocinesi, telepatia, chiaroveggenza ecc..
Contrariamente a ciò che si pensa, questi fenomeni sono stati più volte studiati scientificamente nell'ambito di quella che era definita parapsicologia.
Illustri ricercatori, spesso scienziati di fama mondiale e premi Nobel, indagarono le affermazioni di molti presunti medium e sensitivi, talvolta dichiarandosi apertamente convinti della genuinità dei fenomeni studiati.
Molte volte risulta però difficile conciliare il metodo scientifico allo studio sul paranormale, controllare tali manifestazioni non è semplice e talvolta potrebbero verificarsi con un indice di casualità talmente elevato da lasciare poco spazio ad un'indagine metodica basata sulla prassi del metodo scientifico.
Quindi questo paranormale esiste o non esiste?
A mio avviso esistono fenomeni anomali, poco noti, sconosciuti, dei quali esistono poche prove sulla loro esistenza e quasi sempre non utilizzabili in un dibattito accademico per via della loro scarsa qualità.
Ad ogni modo sono convinto che si tratti di fenomeni del tutto naturali, ergo normali e non paranormali, che semplicemente restano nel limbo della conoscenza in relazione al contesto storico in cui viviamo e forse ai nostri limiti sia psico-fisici che scientifico-tecnologici.
Per un ricercatore serio, dunque, la priorità non deve essere convincere gli altri dell'esistenza di un dato fenomeno, ma ottenere una prova concreta dell'eventuale manifestazione anomala: video, foto, audio ecc..
Un esempio utile a spiegare meglio questa mia affermazione è quello del fulmine globulare.
Si tratta di un globo luminoso, di forma sferica e di diametro variabile, avvistato quasi sempre in movimento.
In poche parole un fulmine globulare è un fenomeno plasmatico che può manifestarsi anche in assenza di temporali, sia di giorno che di notte.
Questa sfera di plasma può attraversare la materia senza danneggiarla (tranne i metalli) ed apparire e scomparire praticamente dal e nel nulla, sia in luoghi chiusi che aperti.
Per molti secoli questo raro fenomeno è stato ritenuto impossibile, paranormale, relegato nell'ambito delle superstizioni, fino a quando la scienza non ha compreso i meccanismi alla base dello stesso e, negli ultimi anni, lo ha persino riprodotto in laboratorio (ad esempio nel Cavendish Laboratory di Cambridge).
Il fulmine globulare è l'esempio lampante del paranormale che non esiste, essendo semplicemente un fenomeno reale che un tempo fu ignoto alla scienza e per questo oggetto di pregiudizio.
Molti furono i testimoni dei fulmini globulari trasformati in bersagli umani dell'ignoranza dei dotti prepotenti, incapaci di valutare oggettivamente e razionalmente le loro dichiarazioni perché offuscati da pregiudizio e ricolmi di arroganza.
Proprio perché il paranormale non esiste, possono esistere i ricercatori come il sottoscritto che studiano nell'ambito delle fenomenologie “impropriamente” ritenute del paranormale.
Un ricercatore che indaga sulla presunta apparizione di un “fantasma” in un castello, dovrebbe essere il primo scettico, questo per evitare che la suggestione prenda il sopravvento sulla ragione, ma dovrebbe allontanare da lui lo spettro ben peggiore del pregiudizio.
Lo scopo di un ricercatore del mistero dovrebbe essere quello di documentare un'eventuale manifestazione anomala, in un dato luogo e nell'arco temporale in cui opera, registrando anche parametri biofisici ambientali utili per comprendere eventuali meccanismi alla base della manifestazione osservata.
Per quanto scritto in questo articolo dunque, spero che molti di voi possano convenire con quanto affermo da anni, ossia che il paranormale non esiste.
Mario Contino: Paranormale e non solo
Mario Contino è un ricercatore esperto nello studio sui fenomeni definiti "del paranormale", scrittore di origini campane, nato ad Agropoli (SA) nel 1986 e residente dapprima in Lecce e poi in Monopoli (Puglia). Contino ha intrapreso la sua attività di ricercatore nell’ambito del folclore internazionale al fine di salvaguardare e tramandare le antiche tradizioni, altrimenti cancellate dal panorama socio-culturale moderno.
Questo Sito Web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 2001.
Alcune immagini pubblicate sono prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio, inoltre sono pubblicate su un portale web che non ha finalità di lucro.
In ogni caso, qualora qualcuna di dette immagini violasse specifici diritti di autore, si prega di comunicarcelo tempestivamente per la relativa rimozione.