L’origine dei tarocchi è avvolta nel mistero. Nessuno sa con certezza quando sia stata ideata questa pratica di divinazione basata su immagini simboliche e specifiche raffigurazioni. Secondo la maggior parte delle teorie, i tarocchi apparvero per la prima volta in Europa nel XIV secolo, probabilmente in Italia, dove inizialmente furono utilizzati come semplici carte da gioco. Solo successivamente, queste carte acquisirono una connotazione mistica e una funzione esoterica nell’ambito delle pratiche divinatorie.
Alla fine del XVIII secolo, i tarocchi vennero associati alla cabala e ad altre tradizioni pseudo-mistiche, come quelle egiziane magico-religiose. Tuttavia, queste teorie, affascinanti ma prive di prove concrete, rimangono nell'ambito delle ipotesi. Il mazzo di tarocchi tradizionali è composto da 78 carte, suddivise in 22 Arcani Maggiori (conosciuti anche come trionfi) e 56 Arcani Minori.
Il mazzo dei tarocchi si divide in quattro semi da quattordici carte ciascuno: dall’asso al dieci, oltre a quattro figure di corte, ovvero Re, Regina, Cavaliere e Fante. Gli Arcani Maggiori rappresentano le grandi sfide e opportunità della vita, mentre gli Arcani Minori si riferiscono agli aspetti più quotidiani e pratici dell'esistenza.
Con il passare del tempo, i tarocchi si sono arricchiti di simboli e significati derivanti da diverse culture. Durante il Rinascimento italiano, queste carte divennero popolari tra le classi aristocratiche e furono decorate con immagini ispirate all'arte e alla mitologia del periodo. La popolarità dei tarocchi tra le élite dell’epoca contribuì a creare una simbologia profonda che sopravvive ancora oggi.
In origine, i tarocchi erano probabilmente prodotti artigianalmente e incisi su materiali preziosi, come pergamena o legno. Nel XV secolo, con l’avvento della xilografia e della calcografia, si ottenne una qualità visiva superiore e maggior dettaglio nelle illustrazioni. Le tecniche di stampa, come l’utilizzo di stampi in legno di pero, erano scelte per la loro resistenza e adattabilità, consentendo una stampa più precisa.
Successivamente, l'arte dei tarocchi venne arricchita grazie all’introduzione dei pochoirs (stencil) per applicare colori vivaci, un’evoluzione nella tecnica che permise una riproduzione più rapida e accurata delle immagini. Con il passare del tempo e con l’evoluzione dei processi industriali, la produzione di mazzi di tarocchi diventò sempre più sofisticata, fino a raggiungere i livelli di dettaglio e precisione che conosciamo oggi.
La lettura dei tarocchi richiede una solida conoscenza dell’interpretazione dei simboli e degli archetipi, oltre a una preparazione di base nella numerologia.
Ogni carta dei tarocchi possiede un significato preciso e la sua iconografia non è casuale; al contrario, funge da specchio dell'anima, riflettendo aspetti universali dell’esperienza umana. Per chi utilizza i tarocchi come mezzo divinatorio, queste carte diventano delle chiavi capaci di sbloccare le porte della percezione e di svelare i misteri nascosti del destino.
La divinazione con i tarocchi richiede una conoscenza profonda non solo delle carte, ma anche delle simbologie culturali e numerologiche. Ogni arcano è carico di significati che risuonano con gli archetipi universali della psiche umana. Questi simboli permettono ai divinatori di esplorare gli aspetti più profondi della vita e della coscienza.
Alcuni elementi importanti che rendono i tarocchi un potente strumento di riflessione sono i seguenti:
Indipendentemente dal fatto che si creda o meno nella capacità dei tarocchi di svelare il destino, è importante rispettare chi li usa come strumento di introspezione e saggezza. I tarocchi non sono semplicemente carte, ma rappresentano un patrimonio culturale che ha attraversato i secoli e che continua a esercitare fascino. Dietro ogni carta si cela una lunga storia fatta di arte, spiritualità e mistero.
I tarocchi sono sopravvissuti a guerre, epidemie e trasformazioni sociali, e ancora oggi rimangono un mezzo per esplorare le verità più profonde dell’esistenza umana. Anche coloro che sono scettici nei confronti della divinazione possono apprezzare questi mazzi come un pezzo significativo della storia e della cultura.
Mario Contino
Mario Contino: Paranormale e non solo
Mario Contino è un ricercatore esperto nello studio sui fenomeni definiti "del paranormale", scrittore di origini campane, nato ad Agropoli (SA) nel 1986 e residente dapprima in Lecce e poi in Monopoli (Puglia). Contino ha intrapreso la sua attività di ricercatore nell’ambito del folclore internazionale al fine di salvaguardare e tramandare le antiche tradizioni, altrimenti cancellate dal panorama socio-culturale moderno.
Questo Sito Web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 2001.
Alcune immagini pubblicate sono prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio, inoltre sono pubblicate su un portale web che non ha finalità di lucro.
In ogni caso, qualora qualcuna di dette immagini violasse specifici diritti di autore, si prega di comunicarcelo tempestivamente per la relativa rimozione.
Il presente sito web ha finalità esclusivamente informative e di condivisione di contenuti. Non è un negozio online (e-commerce) e non prevede la vendita diretta di beni o servizi. Qualsiasi riferimento a prodotti, marchi o servizi è puramente a scopo informativo e non implica attività di commercio elettronico."