La santa inquisizione e lo sterminio degli innocenti
L'inquisizione rappresenta uno dei capitoli più oscuri e controversi della storia europea, qualcuno continua a definirla "santa", personalmente ritengo che non sia mai stato perpetrato atto più meschino e diabolico.
Durante il Medioevo e il Rinascimento, le autorità religiose europee lanciarono una campagna di persecuzione contro quelli che consideravano eretici, pagani e streghe. Questo periodo fu segnato da processi ingiusti, torture brutali e esecuzioni pubbliche, con un impatto devastante sulla società, in particolare sulle donne.
L'Inquisizione medievale ebbe inizio nel XIII secolo con la creazione di tribunali ecclesiastici per combattere le eresie, come il catarismo e il valdismo. Tuttavia, fu con l'Inquisizione spagnola, istituita nel 1478 dai Re Cattolici Ferdinando II d'Aragona e Isabella I di Castiglia, che la persecuzione raggiunse livelli senza precedenti. Questi tribunali avevano il compito di “purificare” la fede cattolica, eliminando qualsiasi forma di dissenso religioso e culturale.
Ovviamente non esiste nulla, nel messaggio del Cristo, che possa giustificare un simile spargimento di sangue.
Un aspetto particolarmente tragico dell'Inquisizione fu la caccia alle streghe, che si intensificò tra il XV e il XVIII secolo. Le donne erano spesso accusate di stregoneria a causa di superstizioni diffuse, invidie personali o semplicemente perché erano considerate diverse dalla relativa normalità (anche molti uomini furono accusati di stregoneria). Queste accuse si basavano essenzialmente sul nulla, su confessioni estorte con torture disumane che farebbero schifo anche al peggiore dei demoni dell'inferno.
Le donne accusate di stregoneria erano spesso quelle che vivevano ai margini della società: vedove, erboriste, levatrici o semplicemente donne indipendenti che non potevano essere accettate in una società maschilista e patriarcale. Le autorità le consideravano una minaccia all'ordine sociale e religioso e le punivano con la tortura e l'esecuzione, giustificando queste barbarie come indispensabili per bloccare l'azione del maligno.
La famosa opera "Malleus Maleficarum", pubblicata nel 1487 dai frati domenicani Heinrich Kramer e Jakob Sprenger, divenne un manuale per la persecuzione delle streghe, fornendo giustificazioni teoriche e pratiche per le atrocità commesse, come se un branco di spietati assassini potesse essere giustificato solo perché autoproclamatosi braccio armato di Dio. Ovviamente il Dio Cristiano non ha mai ordinato nulla di tutto questo e la Chiesa farà i conti con le sue colpe.
Le modalità con cui venivano condotti i processi e le punizioni erano estremamente crudeli. Le imputate venivano sottoposte a torture brutali per estorcere confessioni. Tra i metodi più comuni vi erano la ruota, lo strappado e il "waterboarding" medievale, noto come la tortura dell'acqua. Queste pratiche disumane spesso portavano a confessioni forzate, che venivano poi utilizzate come prova per condannare le vittime.
Le esecuzioni avvenivano generalmente in pubblico, spesso attraverso roghi o impiccagioni, come monito per la popolazione. Queste scene macabre erano concepite per instillare terrore e assicurare il controllo sociale da parte delle autorità religiose e civili.
Le persecuzioni dell'Inquisizione ebbero conseguenze devastanti per la società europea. Oltre alla perdita di innumerevoli vite, queste campagne di terrore contribuirono a diffondere un clima di paura e sospetto che durò per secoli. La persecuzione delle donne come streghe rifletteva e rinforzava le disuguaglianze di genere, consolidando stereotipi negativi che hanno avuto ripercussioni a lungo termine sulla condizione femminile.
L'Inquisizione e il massacro di donne innocenti rappresentano una macchia indelebile nella storia europea e della Chiesa. A conclusione di questo articolo vorrei riportare alcuni concetti basilari del dogma Cristiano:
Mario Contino: Paranormale e non solo
Mario Contino è un ricercatore esperto nello studio sui fenomeni definiti "del paranormale", scrittore di origini campane, nato ad Agropoli (SA) nel 1986 e residente dapprima in Lecce e poi in Monopoli (Puglia). Contino ha intrapreso la sua attività di ricercatore nell’ambito del folclore internazionale al fine di salvaguardare e tramandare le antiche tradizioni, altrimenti cancellate dal panorama socio-culturale moderno.
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