O' Monaciell (o monaciello) è uno spiritello (un folletto) del folclore napoletano, noto in tutta la Campania, rappresentato come un piccolo monaco deforme e dispettoso. Si narra che questo essere porti fortuna o sfortuna a seconda del colore del suo cappuccio e del comportamento della famiglia con cui entra in contatto. La leggenda delle sue origini si intreccia con una tragica storia d’amore del XV secolo.
Nel 1450, in una casa di via dei Tribunali 35 abitava una giovane e bella fanciulla di nome Marianna, di nobili origini. Marianna era innamorata di Giuseppe, un garzone della zona, e i due si incontravano segretamente. Tuttavia, il padre di Marianna scoprì la relazione e, infuriato, la rinchiuse in casa, obbligandola a sposare un altro nobile. Giuseppe tentò di salvarla, ma venne scoperto e ucciso dal padre di lei. Marianna, disperata, si tolse la vita, e il padre, devastato dal rimorso, si ritirò in un convento, lasciando la casa a una congrega di frati.
Tra i monaci vi era un piccolo frate, deforme e disprezzato dagli altri, che trovava conforto proprio nel luogo in cui Marianna era morta. Durante una preghiera, egli udì la voce di Marianna, che raccontò la sua storia e lo incoraggiò a mostrarsi al mondo. Così, coperto da un grande cappuccio, il monaciell iniziò a vagare per Napoli di notte, diventando celebre per i suoi dispetti.
O' Monaciell era noto per i suoi scherzi e per i piccoli favori che offriva ai napoletani. Si divertiva a:
Pur essendo dispettoso, non era malvagio e talvolta lasciava denaro o gioielli ai più poveri, sottraendoli ovviamente ai ricchi. Tuttavia, se qualcuno lo offendeva, si vendicava, talvolta anche con violenza.
Considerando l'origine umana di questo essere, che a ragion di fatti potrebbe essere uno spettro più che un folletto come molti lo considerano, posso affermare che la sua disfatta non fù tanto bella.
Secondo una leggenda, Don Gennaro, un nobile napoletano innamorato di Lucia, chiese l’aiuto di O' Monaciell per rapirla. Il monaciell (ancora umano) riuscì nel suo intento, ma il padre di Lucia, uomo potente, trovò il nascondiglio di Don Gennaro e il monaciell, facendo imprigionare e torturare entrambi, fino alla morte.
La leggenda del piccolo monaco non si concluse con la sua scomparsa: il suo spirito, secondo il folclore napoletano, continua a manifestarsi ancora oggi tra i vicoli di Napoli, tra scherzi e apparizioni fugaci, portando con sé il fascino delle antiche storie della città partenopea.
Mario Contino: Paranormale e non solo
Mario Contino è un ricercatore esperto nello studio sui fenomeni definiti "del paranormale", scrittore di origini campane, nato ad Agropoli (SA) nel 1986 e residente dapprima in Lecce e poi in Monopoli (Puglia). Contino ha intrapreso la sua attività di ricercatore nell’ambito del folclore internazionale al fine di salvaguardare e tramandare le antiche tradizioni, altrimenti cancellate dal panorama socio-culturale moderno.
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