L'origine di Babbo Natale
Santa Claus, il vecchietto barbuto e panciuto che porta i regali ai bambini la notte di Natale, calandosi silenziosamente dal camino o passando attraverso le porte senza farsi notare, ha una storia antica e affascinante che affonda le sue radici nella figura di San Nicola di Bari (Vescovo del IV secolo originario dell’Asia Minore).
San Nicola era famoso per la sua grande generosità e per i suoi straordinari miracoli, tra i quali citò soltanto il salvataggio di tre fanciulli uccisi da un oste malvagio, che oltretutto avrebbe resuscitato grazie alla sua intercessione, e il dono miracoloso di tre sacchetti pieni d’oro a tre fanciulle molto povere (dote necessaria per permetterle di sposarsi).
Questi episodi, e tanti altri a dire il vero, sono all’origine della tradizione di regalare dolci e giocattoli ai bambini il 6 dicembre, giorno della sua festa, oppure la notte tra il 24 e il 25 Dicembre.
La devozione a San Nicola si diffuse in tutto il mondo cristiano, sia in Oriente che in Occidente, e in particolare a Bari, dove le sue reliquie furono portate nel 1087 da alcuni marinai che le trafugarono dalla città di Myra, in Turchia. A Bari fu costruita una splendida basilica in suo onore, che divenne meta di pellegrinaggi e di scambi culturali.
Questa festività è molto sentita nella cittadina pugliese, ed ogni anno sono migliaia i fedeli e i turisti che accorrono da ogni parte del mondo in occasione dei festeggiamenti in onore del Santo.
Nel Medioevo, la figura di San Nicola si fuse con quella di altri personaggi leggendari, come il dio nordico Odino, che cavalcava un cavallo volante e dispensava doni, e il folletto olandese Sinterklaas, che arrivava via mare su una nave carica di regali. Secondo alcuni studiosi, proprio da quest’ultimo personaggio folcloristico deriverebbe il nome di Santa Claus, che si diffuse in America grazie agli immigrati olandesi. Invece secondo altri ricercatori, il nome deriverebbe da San Nicolaus (da cui Santa Claus).
Nel XIX secolo, lo scrittore statunitense Clement Clarke Moore scrisse una poesia intitolata “A Visit from St. Nicholas”, in cui descrisse Santa Claus come un allegro nanetto paffuto, con una folta barba bianca, un vestito rosso, una slitta trainata da otto renne e una sacca piena di doni. Questa immagine fu poi consolidata dalle illustrazioni di Thomas Nast e dalle pubblicità della Coca-Cola che divulgò i colori rossi scarlatti che oggi tutti associamo al celebre “Babbo Natale”.
Ricordatevi quindi che anche Santa Claus è un simbolo cristiano, proprio come il Presepe, ragion per cui forse bisognerebbe approcciarsi a questa figura con più rispetto.
Le testimonianze dell'universalità del culto di S. Nicola sono numerosissime, tanto che il "The Oxford Dictionary of Saints" lo definisce uno dei santi più venerati sia in Oriente che in Occidente e nel loro "The Book of Saints" i Benedettini di S. Agostino di Ramsgate lo definiscono uno dei santi più popolari della cristianità.
Mario Contino: Paranormale e non solo
Mario Contino è un ricercatore esperto nello studio sui fenomeni definiti "del paranormale", scrittore di origini campane, nato ad Agropoli (SA) nel 1986 e residente dapprima in Lecce e poi in Monopoli (Puglia). Contino ha intrapreso la sua attività di ricercatore nell’ambito del folclore internazionale al fine di salvaguardare e tramandare le antiche tradizioni, altrimenti cancellate dal panorama socio-culturale moderno.
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