La mummia del faraone bambino.

La maledizione di Tutankhamon

La leggenda di Tutankhamon

Morti misteriose

la maledizione della mummia

La mummia di Tutankhamon


Nebkheperura Tutankhamon, precedentemente noto come Tutankhaton (che vuol dire «immagine vivente di Aton»), è stato un faraone egizio appartenente alla XVIII dinastia, durante il periodo della storia egiziana noto come Nuovo Regno.
Tra le altre cose Tutankhamon ristabilì il culto del dio Amon, la religione tradizionale che pacificò l'Egitto.
Questo faraone è noto in tutto il mondo anche perché la scoperta della sua tomba, quasi intatta, avvenuta nel 1922 ad opera di Howard Carter (archeologo ed egittologo britannico) che a sua volta fu finanziato da Lord Carnarvon (George Edward Stanhope Molyneux Herbert, V conte di Carnarvon, è stato un nobile, egittologo e collezionista d'arte britannico) ebbe una copertura mediatica mondiale.
Il regno di Tutankhamon fu molto breve, egli era malato fin dall’infanzia e morì a Menfi nel 1323 a.C. prima di aver compiuto 20 anni di età.
Ancora oggi la maschera funeraria del Faraone, conservata nel Museo Egizio del Cairo, rimane il simbolo più popolare dell'Egitto e della sua storia.

LA MALEDIZIONE DEL FARAONE TUTANKHAMON

Una serie di morti misteriose e fatti razionalmente inspiegabili sconvolsero la vita di tutti coloro che, in un modo o nell'altro, avevano avuto a che fare con gli scavi nella tomba del cosiddetto Faraone bambino.
La tomba nella quale riposava il sovrano fu aperta il 28 novembre 1922, ma alla sua mummia si giunse solo nel 1925 poiché il faraone giaceva in un sarcofago d'oro custodito all’interno di altri due sarcofagi.
Secondo alcune fonti, sul sarcofago del faraone sarebbe stata riportata la seguente frase: «la morte sopraggiungerà su rapide ali per colui che disturba la pace del re», una vera e propria maledizione che purtroppo non fu intesa dai ricercatori, o che forse venne sottovalutata e screditata come solitamente fanno gli incoscenti nei confronti di fatti ed eventi riconducibili al mondo dell'occulto e del paranormale.
Nel 1923 il conte di Carnarvon, ossia il finanziatore della spedizione, morì in seguito ad una rara forma di polmonite forse trasmessa da una puntura di insetto. Da questo momento alcuni iniziarono a sospettare che la maledizione presente sul sarcofago fosse qualcosa di più di un semplice deterrente per superstiziosi, anche perché, sempre secondo la leggenda, alla morte dell'uomo si sarebbe verificato un blackout elettrico in tutto il Cairo.
Successivamente Audrey Herbert, fratellastro di Carnarvon , morì inspiegabilmente a seguito di una semplice operazione dentale.
In quello stesso anno sarebbero morte, per motivi apparentemente inspiegabili, almeno 12 delle 20 persone che furono impegnate nell'apertura della tomba del faraone.
Furono moltissime le persone decedute e in qualche modo collegate alla famosa maledizione, come ad esempio Archibald Reed che aveva preparato i resti di Tutankhamon per l’analisi radiologica, oppure Hugh Gerard Evelyn-White, che aveva collaborato con Carter, trovato impiccato nel 1924.
Ovviamente ci sono molti motivi per sospettare che tale maledizione sia stata sfruttata per meri interessi economici, ossia come pubblicità a rapida diffusione, e per spaventare i profanatori di tombe. Quindi pur non escludendo in principio la possibilità che possano essersi verificate morti inspiegabili legate alla maledizione di Tutankhamon, ritengo che buona parte di questa leggenda sia stata romanzata se non inventata di sana pianta.
È compito dello studioso ricercare al fine di stabilire quanto, in ogni leggenda, sia da ritenere meritevole di attenzione e quanto invece sia solo frutto di superstizione.


MARIO CONTINO

Mario Contino | La maledizione di Tutankhamon

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