Le Lingue Sacre: Il Codice Simbolico della Creazione

Lingue sacre nella matrix divina

Le lingue sacre sono lingue speciali, diverse da quelle ordinarie, perché vengono considerate veicoli di rivelazioni divine, ossia lingue nelle quali si sarebbe espressa una divinità. A differenza delle lingue liturgiche (come il latino o il greco), utilizzate nei rituali religiosi, le lingue sacre si distinguono per un ruolo più profondo: sono viste come strumenti attraverso cui la divinità ha rivelato la sua potenza e ha trasmesso la sua volontà. Potremmo ritenerle veri e propri codici simbolici che racchiudono il mistero della creazione.
La sacralità di alcune lingue si fonda quindi sulla convinzione che esse siano state utilizzate da Dio (o dagli dei) per comunicare con l’umanità, o addirittura insegnate dalla divinità agli esseri umani prescelti. Esempi di lingue sacre sono:

  1. Aramaico
    Lingua utilizzata da Gesù Cristo e parlata nelle regioni della Giudea durante il periodo del Nuovo Testamento.
    Secondo la tradizione ebraica, è una lingua attraverso la quale Dio si è espresso direttamente in alcuni episodi biblici.
  2. Ebraico biblico
    Lingua della Torah e delle Tavole della Legge consegnate a Mosè sul Monte Sinai.
    Ogni lettera dell'alfabeto ebraico (“Alef-Bet”) possiede un valore simbolico, numerologico e archetipico.
  3. Arabo classico
    La lingua del Corano, considerata la parola diretta di Allah rivelata al profeta Maometto.
    Il testo coranico è ritenuto sacro non solo per il significato delle parole, ma anche per la perfezione del suono e della forma scritta.
  4. Sanscrito
    La lingua dei Veda, antichi testi ritenuti di origine divina nell’induismo.
    Ogni lettera del sanscrito è un “suono archetipico” (mantra), espressione delle vibrazioni primordiali che sostengono la creazione.

Il Valore Simbolico degli Alfabeti Sacri

Una caratteristica comune delle lingue sacre è l’incidenza simbolica dei loro alfabeti. Ogni lettera è considerata sia un segno grafico che un suono (vibrazione - Energia), oltre ad essere un archetipo universale. Questi archetipi sono ritenuti chiavi di accesso ai livelli superiori della coscienza umana e alla comprensione di realtà più elevate.
Questi simboli sono alla base di correnti esoteriche che esplorano il potere nascosto delle lettere come veicoli del linguaggio divino, paragonabile a un "linguaggio macchina" o codice sorgente alla base della grande illusione nella quale viviamo.
Esempi di Alfabeti Sacri:

  • L’alfabeto ebraico: Ogni lettera è collegata a un numero (ghematria) e a un concetto spirituale. Secondo la Kabbalah, Dio ha creato l'universo combinando le lettere ebraiche, viste come i "mattoni simbolici" della realtà.
    Alef (א): simbolo dell’unità e dell’origine divina.
    Bet (ב): simbolo della creazione e della dualità.
  • Le lettere arabe: Molte scuole sufi attribuiscono un significato spirituale profondo alle lettere del Corano, vedendole come chiavi per comprendere la volontà divina.
    Le misteriose lettere isolate, come Alif-Lam-Mim, introducono alcuni capitoli del Corano e sono oggetto di contemplazione mistica.
  • L’alfabeto sanscrito: Ogni lettera corrisponde a un suono primordiale. Il famoso “Om” (ओं) è il simbolo del suono universale e della vibrazione creativa.

Il Codice Sorgente della Realtà

Molte tradizioni esoteriche suggeriscono che le lingue sacre contengano un codice sorgente in grado di rivelare la struttura profonda della realtà. Questo concetto è alla base di filosofie e pratiche spirituali che vedono nelle lettere e nei simboli un linguaggio archetipico capace di influenzare la materia e l’energia, dando forma alla Matrix in cui crediamo di vivere.
Alcuni esempi che posso proporre in tal senso sono i seguenti:

  • Kabbalah ebraica: Il Sefer Yetzirah (Libro della Formazione) descrive come Dio abbia creato il mondo attraverso la combinazione delle 22 lettere dell’alfabeto ebraico, viste come archetipi cosmici.
  • Esoterismo islamico: Per i sufi, le lettere arabe sono manifestazioni dei Nomi Divini, chiavi per comprendere l’essenza del creato ma anche i mattoni utilizzati dalla divinità per plasmare ogni cosa esistente..
  • Mantra vedici: Nel pensiero induista, i mantra sanscriti sono vibrazioni sonore archetipiche che agiscono sulla realtà fisica e spirituale, comprenderlo significa poter comprendere pienamente il linguaggio divino (il verbo).
  • La mia personale interpretazione: L’idea di un linguaggio sacro come codice sorgente è paragonabile ai concetti moderni di linguaggio di programmazione. Così come un software genera un programma, le lettere sacre generano la realtà manifesta. Tuttavia, l'errore comune è credere che questo codice sia composto esclusivamente da lettere di un alfabeto particolare: in realtà, si tratterebbe di un codice complesso che integra tutti gli alfabeti sacri, generando un linguaggio universale.

Oltre la Religione: Il Linguaggio della Prigionia e della Liberazione

Le lingue sacre devono essere considerate al di là della religione e della teologia classica, ridurre questo concetto alla semplice sfera spirituale sarebbe uno spreco dal punto di vista filosofico.
La percezione di esse come puri strumenti teologici è vista, da alcuni, come parte dell'inganno che ci imprigiona in questa illusione umana. Tuttavia, questa stessa illusione è considerata un passaggio indispensabile per il raggiungimento del fine originario, un obiettivo dimenticato da quasi tutti, ma essenziale per riscoprire la verità ultima sulla nostra esistenza.

In pratica bisogna "semplicemente" riconoscere che questo sogno chiamato vita è stato creato dai pochi esseri umani sopravvissuti, per uno scopo superiore, e che gli stessi, in principio, si manifestarono come divinità all'interno di questo programma creato tramite il codice sorgente di cui ho trattato.

Mario Contino

Mario Contino | LE LINGUE SACRE: IL CODICE SIMBOLICO DELLA CREAZIONE

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