Le lingue sacre sono lingue speciali, diverse da quelle ordinarie, perché vengono considerate veicoli di rivelazioni divine, ossia lingue nelle quali si sarebbe espressa una divinità. A differenza delle lingue liturgiche (come il latino o il greco), utilizzate nei rituali religiosi, le lingue sacre si distinguono per un ruolo più profondo: sono viste come strumenti attraverso cui la divinità ha rivelato la sua potenza e ha trasmesso la sua volontà. Potremmo ritenerle veri e propri codici simbolici che racchiudono il mistero della creazione.
La sacralità di alcune lingue si fonda quindi sulla convinzione che esse siano state utilizzate da Dio (o dagli dei) per comunicare con l’umanità, o addirittura insegnate dalla divinità agli esseri umani prescelti. Esempi di lingue sacre sono:
Una caratteristica comune delle lingue sacre è l’incidenza simbolica dei loro alfabeti. Ogni lettera è considerata sia un segno grafico che un suono (vibrazione - Energia), oltre ad essere un archetipo universale. Questi archetipi sono ritenuti chiavi di accesso ai livelli superiori della coscienza umana e alla comprensione di realtà più elevate.
Questi simboli sono alla base di correnti esoteriche che esplorano il potere nascosto delle lettere come veicoli del linguaggio divino, paragonabile a un "linguaggio macchina" o codice sorgente alla base della grande illusione nella quale viviamo.
Esempi di Alfabeti Sacri:
Molte tradizioni esoteriche suggeriscono che le lingue sacre contengano un codice sorgente in grado di rivelare la struttura profonda della realtà. Questo concetto è alla base di filosofie e pratiche spirituali che vedono nelle lettere e nei simboli un linguaggio archetipico capace di influenzare la materia e l’energia, dando forma alla Matrix in cui crediamo di vivere.
Alcuni esempi che posso proporre in tal senso sono i seguenti:
Le lingue sacre devono essere considerate al di là della religione e della teologia classica, ridurre questo concetto alla semplice sfera spirituale sarebbe uno spreco dal punto di vista filosofico.
La percezione di esse come puri strumenti teologici è vista, da alcuni, come parte dell'inganno che ci imprigiona in questa illusione umana. Tuttavia, questa stessa illusione è considerata un passaggio indispensabile per il raggiungimento del fine originario, un obiettivo dimenticato da quasi tutti, ma essenziale per riscoprire la verità ultima sulla nostra esistenza.
In pratica bisogna "semplicemente" riconoscere che questo sogno chiamato vita è stato creato dai pochi esseri umani sopravvissuti, per uno scopo superiore, e che gli stessi, in principio, si manifestarono come divinità all'interno di questo programma creato tramite il codice sorgente di cui ho trattato.
Mario Contino: Paranormale e non solo
Mario Contino è un ricercatore esperto nello studio sui fenomeni definiti "del paranormale", scrittore di origini campane, nato ad Agropoli (SA) nel 1986 e residente dapprima in Lecce e poi in Monopoli (Puglia). Contino ha intrapreso la sua attività di ricercatore nell’ambito del folclore internazionale al fine di salvaguardare e tramandare le antiche tradizioni, altrimenti cancellate dal panorama socio-culturale moderno.
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