Il progetto MKultra

Progetto MKUltra: L'Esperimento Segreto di Controllo Mentale della CIA

Il Progetto MKUltra è uno dei programmi più controversi della storia moderna, che ha scosso l’opinione pubblica una volta svelato. Nato negli anni ’50 sotto la supervisione della CIA (Central Intelligence Agency), il programma aveva come obiettivo principale la sperimentazione sul controllo mentale, un concetto che suscita ancora oggi inquietudine e numerose teorie del complotto. Tuttavia, non si tratta solo di ipotesi: grazie al lavoro di commissioni d'inchiesta e giornalisti investigativi, sono emerse prove concrete del coinvolgimento della CIA in questo progetto segreto.

Le Origini del Progetto MKUltra

L’MKUltra fu lanciato ufficialmente nel 1950, in un periodo in cui gli Stati Uniti erano in piena Guerra Fredda. In quegli anni, la paura della diffusione del comunismo era dilagante, e il governo americano sospettava che i regimi dell'Unione Sovietica avessero sviluppato tecniche avanzate di manipolazione mentale. La CIA avviò quindi una serie di esperimenti finalizzati a sviluppare metodi simili, ma anche a trovare il cosiddetto "siero della verità" per ottenere confessioni e informazioni in modo rapido.

Sotto la direzione del dottor Sidney Gottlieb, chimico e responsabile del progetto, la CIA destinò oltre 25 milioni di dollari a ricerche sperimentali su droghe, elettroshock, ipnosi e altre tecniche. Questi fondi permisero alla CIA di collaborare con almeno 80 istituzioni diverse, tra cui 44 università, 12 ospedali, 3 prigioni e 185 ricercatori privati.

Le Tecniche Utilizzate: L’Oscuro Mondo del Controllo Mentale

Il Progetto MKUltra sperimentò varie tecniche invasive che avrebbero dovuto aiutare la CIA a ottenere il controllo mentale sui soggetti. Tra queste tecniche vi erano:

  • Somministrazione di droghe come l’LSD: una delle sostanze più utilizzate, somministrata anche a individui ignari per studiarne gli effetti.
  • Ipnosi: usata per tentare di “ripulire” e “ricostruire” la mente delle persone.
  • Elettroshock: una pratica dolorosa che mirava a indebolire la resistenza mentale dei soggetti.
  • Lobotomia: un’operazione chirurgica che portava alla distruzione parziale del lobo frontale del cervello.

Questi metodi dovevano servire per trasformare la psicologia e la psichiatria in strumenti a servizio delle spie. L’obiettivo era creare una sorta di “programmazione mentale” capace di influenzare le azioni delle persone a loro insaputa, fino a far compiere loro atti estremi, come omicidi.

I Documenti Segreti e il Ruolo di Sidney Gottlieb

Il chimico Sidney Gottlieb svolse un ruolo fondamentale nell'MKUltra. Era incaricato di sperimentare sostanze e procedure che potessero alterare la percezione e i comportamenti umani. Una delle sue principali aree di ricerca era il cosiddetto "siero della verità", un composto che, secondo la teoria, avrebbe costretto il soggetto a confessare verità nascoste.

Questa ricerca culminò nella stesura del manuale Kubark Counterintelligence Interrogation, redatto nel 1963. Il manuale divenne una guida all'uso delle tecniche di interrogatorio coercitivo, contenente dettagli sugli esperimenti condotti da ricercatori coinvolti nel progetto, come Donald Hebb e Donald Ewen Cameron. Le tecniche riportate in questo manuale sono state usate successivamente in contesti militari, con implicazioni che vanno ben oltre l’MKUltra.

Vittime Ignare e Controversie

Una delle rivelazioni più inquietanti riguardo al Progetto MKUltra è che molti dei suoi soggetti di test erano ignari. La CIA avrebbe somministrato LSD a persone comuni, spesso ignare, che si trovavano in bar, ristoranti e spiagge. Una delle pratiche più conosciute consisteva nel somministrare psicofarmaci a individui che consumavano alcol o sigarette offerte dagli agenti, dando il via a esperimenti inconsapevoli.

Gli esperimenti includevano, inoltre, test su soggetti già vulnerabili, come prigionieri e pazienti ospedalieri. Questo sollevò un'ondata di indignazione, soprattutto quando venne rivelato che la CIA aveva condotto questi test anche in collaborazione con ospedali psichiatrici.

Il Caso della Commissione Church e la Distruzione dei Documenti

L’esistenza del progetto divenne di dominio pubblico nel 1975, grazie al lavoro della Commissione Church, un gruppo investigativo del Senato degli Stati Uniti incaricato di indagare sulle attività illegali della CIA e di altre agenzie. La commissione scoprì che il direttore della CIA Richard Helms aveva ordinato la distruzione di gran parte dei documenti relativi al progetto MKUltra nel 1973, probabilmente nel tentativo di evitare che questi dettagli venissero alla luce. Nonostante la distruzione dei documenti, alcune informazioni cruciali emersero dai rapporti sopravvissuti e dalle testimonianze.

Il Lascito del Progetto MKUltra

Nonostante l'ufficiale cessazione del progetto nel 1973, le teorie del complotto affermano che la ricerca sul controllo mentale potrebbe non essere mai veramente terminata. Alcuni sospettano che progetti simili continuino sotto altre sigle, con finanziamenti e obiettivi analoghi. L’MKUltra ha influenzato innumerevoli opere di fantasia, come dimostra la serie Stranger Things, che ha trattato il tema del controllo mentale e dell’uso di soggetti umani per scopi scientifici estremi.

In sintesi, il Progetto MKUltra mirava a:

  • Sviluppare metodi per ottenere informazioni riservate attraverso interrogatori manipolativi.
  • Costringere i soggetti a confessare sotto l’effetto di droghe o altre tecniche.
  • Effettuare “lavaggi del cervello” per far dimenticare o sostituire i ricordi.
  • Programmarsi assassini inconsapevoli, addestrati a compiere azioni specifiche senza rendersi conto delle proprie azioni.

Una Pagina Oscura nella Storia della CIA

Il Progetto MKUltra rimane una delle pagine più oscure nella storia della CIA e del governo americano (una delle tante purtroppo). L’idea di sfruttare le scienze sociali e le tecniche di manipolazione mentale per ottenere controllo su persone ignare mette in evidenza fino a che punto alcuni governi possano spingersi per perseguire i loro obiettivi.

Il progetto ha lasciato un segno indelebile, alimentando sospetti e domande sulle attuali pratiche di controllo. In molti si chiedono se le lezioni apprese siano state abbandonate o se vengano tuttora utilizzate in maniera più discreta e sofisticata. Indipendentemente da ciò, l'MKUltra rappresenta un monito sui pericoli del controllo assoluto e sulle responsabilità etiche legate alla sperimentazione umana.

MARIO CONTINO


Mario Contino | progetto MKultra

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