L'occhio maligno
Il malocchio, noto anche come "occhio malevolo" o “occhio maligno”, è una credenza popolare diffusa in molte culture del mondo. Questa antica superstizione sostiene che uno sguardo malevolo, spesso alimentato dall'invidia o dalla gelosia, possa causare danni o sfortuna a chi ne è bersaglio. Nonostante il progresso scientifico e tecnologico, il malocchio rimane una convinzione radicata in molte società, rappresentando un intreccio affascinante di credenze, rituali e rimedi.
Anche se la credenza comune lo associa ad un atto involontario, il malocchio può essere paragonato ad una vera e propria maledizione, come spiegherò in seguito.
ORIGINI STORICHE DEL MALOCCHIO
Le origini del malocchio sono molto antiche e si perdono nella notte dei tempi. Le prime testimonianze scritte risalgono a circa 5.000 anni fa in Mesopotamia. Testi cuneiformi e amuleti scoperti in questa regione indicano che le persone credevano nell'esistenza di un potere malefico trasmesso attraverso lo sguardo. La superstizione si diffuse poi in tutto il bacino del Mediterraneo, raggiungendo la Grecia antica, Roma e l'Egitto.
Nella Grecia antica, il malocchio era conosciuto come "baskania" e si riteneva che potesse essere lanciato sia intenzionalmente che inconsapevolmente, convinzioni che poi si sono tramandate fino ai giorni nostri. Anche i Romani credevano fermamente nel malocchio, al punto che Plinio il Vecchio ne scrisse nel suo celebre lavoro "Naturalis Historia". Gli Egiziani, dal canto loro, utilizzavano amuleti raffiguranti l'occhio di Horus per proteggersi da questi influssi negativi, in pratica usavano lo sguardo positivo della divinità protettrice per contrastare l'influenza dello sguardo maligno.
Il concetto di malocchio è sorprendentemente universale e può essere trovato in molte culture diverse, ciascuna con le proprie variazioni e interpretazioni.
Ad esempio in Italia, il malocchio è noto soprattutto nelle regioni del Sud, Campania, Puglia e Sicilia soprattutto. Si crede che possa causare malattie, sfortuna e perfino la morte di chi ne è vittima. Per proteggersi, molte persone indossano amuleti come il corno (corno portafortuna) o il ciondolo a forma di mano (mano di Fatima), oppure amuleti artigianali ricavati da elementi naturali.
Uno di questi consiste nel portare con se la pelle del serpente (vipera soprattutto) che il rettile abbandona a seguito della muta. Non l'intera “camicia” ma solo la parte della cosa e la testa. Questo talismano è facilmente accostabile al simbolo “Uroboro” (il serpente che si morde la cosa).
In Grecia, il malocchio viene contrastato tramite l'utilizzo di amuleti, i più comuni sono gli occhi blu di vetro che si appendono nelle case, nelle auto o si indossano come gioielli; mentre nei paesi del Medio Oriente, il malocchio viene contrastato tramite la lettura di specifici versetti del Corano.
In America Latina le madri spesso legano nastri rossi intorno ai polsi dei bambini per proteggerli dalle invidie e dalle maledizioni (magia dei nodi), oltretutto è molto utilizzata l'acqua benedetta come strumento di purificazione.
SINTOMI DEL MALOCCHIO
I sintomi del malocchio possono variare ampiamente, ma comunemente includono:
Questi sintomi possono manifestarsi improvvisamente e senza una causa apparente, il che alimenta ulteriormente la credenza nel malocchio.
Esistono numerosi rimedi e pratiche per proteggersi da questa maledizione, alcuni dei quali già accennati in precedenza.
Mario Contino: Paranormale e non solo
Mario Contino è un ricercatore esperto nello studio sui fenomeni definiti "del paranormale", scrittore di origini campane, nato ad Agropoli (SA) nel 1986 e residente dapprima in Lecce e poi in Monopoli (Puglia). Contino ha intrapreso la sua attività di ricercatore nell’ambito del folclore internazionale al fine di salvaguardare e tramandare le antiche tradizioni, altrimenti cancellate dal panorama socio-culturale moderno.
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